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era stato aiutato dai bambini, solo che in quel caso erano stati quattro anzi-
ché due; si diceva che fossero venuti da un altro mondo per difenderlo dai
nemici e restituirgli il trono. "Ma è avvenuto tanto tanto tempo fa" sospirò
Tirian. "Sarebbe impossibile, adesso." Poi gli venne in mente che i bambi-
ni che avevano salvato Caspian erano già stati a Narnia più di mille anni
prima, e proprio allora avevano compiuto l'impresa più eroica: la sconfitta
della Strega Bianca e la fine del Grande Inverno. Da allora avevano regna-
to tutti e quattro a Cair Paravel, non più come bambini ma come splendide
regine e magnifici re, e per Narnia era stato un periodo meraviglioso. A-
slan compariva spesso nelle storie, in tutte quelle che Tirian ricordava. "A-
slan e i bambini di un altro mondo" pensò Tirian. "Perché non compaiono
adesso, come hanno sempre fatto quando le cose si sono messe male? Se
potessi averli qui ora!" E senza volerlo cominciò a chiamare: Aslan, A-
slan, vieni a salvarci, ti prego.
Ma ancora una volta si trovò da solo nell'oscurità e nel silenzio.
Lascia pure che mi uccidano gridò il re. Non chiedo niente per
me, ma abbi pietà di Narnia.
Regnava il silenzio più assoluto, eppure, nell'anima, Tirian avvertì qual-
cosa che presto si tramutò in speranza e gli diede forza.
Oh, Aslan, Aslan sussurrò. Se non puoi venire tu, almeno invia
gli eroi dell'Altro Mondo. Poi, senza rendersi conto di quello che face-
va, urlò a gran voce: Bambini, bambini amici di Narnia, accorrete. Vi
chiama, ovunque voi siate, il re Tirian di Narnia, signore di Cair Paravel e
imperatore delle Isole Solitarie...
All'improvviso fu proiettato in un sogno (se era un sogno) che gli sem-
brò più vero della realtà.
Ebbe la sensazione di trovarsi in una sala luminosa. Sette persone sede-
vano intorno a un tavolo dove avevano appena finito di cenare; due erano
personaggi molto anziani, un uomo dalla barba bianca e una donna dallo
sguardo meraviglioso. Alla destra del vecchio con la barba sedeva un
commensale più giovane di Tirian, ma già con l'aspetto altero di un re o di
un guerriero; lo stesso si poteva dire del giovane a destra della donna. Di
fronte a Tirian sedeva una bambina bionda e di lato altri due bambini, un
maschio e una femmina. Tirian fu attratto dai vestiti che indossavano, i più
strani che avesse mai visto.
Il maschio e le due bambine balzarono in piedi ed emisero un grido. An-
che la donna anziana sobbalzò con un fremito. Il vecchio fece un movi-
mento brusco e gli cadde il bicchiere dalle mani: Tirian lo sentì infrangersi
sul pavimento.
Il re si accorse che gli straordinari personaggi potevano vederlo e lo fis-
savano come se fosse un fantasma, ma il giovane che sembrava un re e se-
deva alla destra dell'uomo anziano non si mosse (si limitò a impallidire) e
stringendo forte i pugni disse: Parla, se non sei un fantasma o un sogno.
Tu hai l'aspetto di un abitante di Narnia e noi siamo i sette amici di Narnia.
Il re avrebbe voluto gridare che era Tirian di Narnia e aveva molto biso-
gno di aiuto, ma si accorse (come spesso accade nei sogni) che non era in
grado di pronunciare una sillaba.
Quello che gli aveva rivolto la parola si alzò in piedi.
Spettro, fantasma o qualunque cosa tu sia disse, guardandolo se
vieni da Narnia ti supplico, in nome di Aslan, di parlarmi. Io sono Peter, il
Re supremo.
La stanza cominciò a ondeggiare davanti agli occhi di Tirian. Sentì le
voci confondersi e diventare sempre più deboli mentre esclamavano:
Guardate, sparisce. Sembra che si stia sciogliendo, si volatilizza... Un
attimo dopo si risvegliò ancora legato all'albero, più infreddolito di prima.
Il bosco era immerso nella pallida luce dell'alba e la rugiada aveva impre-
gnato le vesti del re. Doveva essere molto presto e quello fu il risveglio più
tragico della sua vita.
5
Qualcuno giunge in aiuto del re
Ma la disperazione di Tirian non durò a lungo. Poco dopo sentì un tonfo
a cui ne seguì un altro e nel giro di pochi secondi gli comparvero davanti
due bambini. Fino a pochi momenti prima il bosco era deserto e non pote-
vano essergli arrivati alle spalle, perché avrebbe sentito il rumore dei passi;
erano semplicemente apparsi da chissà dove. A una prima occhiata si ac- [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]
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era stato aiutato dai bambini, solo che in quel caso erano stati quattro anzi-
ché due; si diceva che fossero venuti da un altro mondo per difenderlo dai
nemici e restituirgli il trono. "Ma è avvenuto tanto tanto tempo fa" sospirò
Tirian. "Sarebbe impossibile, adesso." Poi gli venne in mente che i bambi-
ni che avevano salvato Caspian erano già stati a Narnia più di mille anni
prima, e proprio allora avevano compiuto l'impresa più eroica: la sconfitta
della Strega Bianca e la fine del Grande Inverno. Da allora avevano regna-
to tutti e quattro a Cair Paravel, non più come bambini ma come splendide
regine e magnifici re, e per Narnia era stato un periodo meraviglioso. A-
slan compariva spesso nelle storie, in tutte quelle che Tirian ricordava. "A-
slan e i bambini di un altro mondo" pensò Tirian. "Perché non compaiono
adesso, come hanno sempre fatto quando le cose si sono messe male? Se
potessi averli qui ora!" E senza volerlo cominciò a chiamare: Aslan, A-
slan, vieni a salvarci, ti prego.
Ma ancora una volta si trovò da solo nell'oscurità e nel silenzio.
Lascia pure che mi uccidano gridò il re. Non chiedo niente per
me, ma abbi pietà di Narnia.
Regnava il silenzio più assoluto, eppure, nell'anima, Tirian avvertì qual-
cosa che presto si tramutò in speranza e gli diede forza.
Oh, Aslan, Aslan sussurrò. Se non puoi venire tu, almeno invia
gli eroi dell'Altro Mondo. Poi, senza rendersi conto di quello che face-
va, urlò a gran voce: Bambini, bambini amici di Narnia, accorrete. Vi
chiama, ovunque voi siate, il re Tirian di Narnia, signore di Cair Paravel e
imperatore delle Isole Solitarie...
All'improvviso fu proiettato in un sogno (se era un sogno) che gli sem-
brò più vero della realtà.
Ebbe la sensazione di trovarsi in una sala luminosa. Sette persone sede-
vano intorno a un tavolo dove avevano appena finito di cenare; due erano
personaggi molto anziani, un uomo dalla barba bianca e una donna dallo
sguardo meraviglioso. Alla destra del vecchio con la barba sedeva un
commensale più giovane di Tirian, ma già con l'aspetto altero di un re o di
un guerriero; lo stesso si poteva dire del giovane a destra della donna. Di
fronte a Tirian sedeva una bambina bionda e di lato altri due bambini, un
maschio e una femmina. Tirian fu attratto dai vestiti che indossavano, i più
strani che avesse mai visto.
Il maschio e le due bambine balzarono in piedi ed emisero un grido. An-
che la donna anziana sobbalzò con un fremito. Il vecchio fece un movi-
mento brusco e gli cadde il bicchiere dalle mani: Tirian lo sentì infrangersi
sul pavimento.
Il re si accorse che gli straordinari personaggi potevano vederlo e lo fis-
savano come se fosse un fantasma, ma il giovane che sembrava un re e se-
deva alla destra dell'uomo anziano non si mosse (si limitò a impallidire) e
stringendo forte i pugni disse: Parla, se non sei un fantasma o un sogno.
Tu hai l'aspetto di un abitante di Narnia e noi siamo i sette amici di Narnia.
Il re avrebbe voluto gridare che era Tirian di Narnia e aveva molto biso-
gno di aiuto, ma si accorse (come spesso accade nei sogni) che non era in
grado di pronunciare una sillaba.
Quello che gli aveva rivolto la parola si alzò in piedi.
Spettro, fantasma o qualunque cosa tu sia disse, guardandolo se
vieni da Narnia ti supplico, in nome di Aslan, di parlarmi. Io sono Peter, il
Re supremo.
La stanza cominciò a ondeggiare davanti agli occhi di Tirian. Sentì le
voci confondersi e diventare sempre più deboli mentre esclamavano:
Guardate, sparisce. Sembra che si stia sciogliendo, si volatilizza... Un
attimo dopo si risvegliò ancora legato all'albero, più infreddolito di prima.
Il bosco era immerso nella pallida luce dell'alba e la rugiada aveva impre-
gnato le vesti del re. Doveva essere molto presto e quello fu il risveglio più
tragico della sua vita.
5
Qualcuno giunge in aiuto del re
Ma la disperazione di Tirian non durò a lungo. Poco dopo sentì un tonfo
a cui ne seguì un altro e nel giro di pochi secondi gli comparvero davanti
due bambini. Fino a pochi momenti prima il bosco era deserto e non pote-
vano essergli arrivati alle spalle, perché avrebbe sentito il rumore dei passi;
erano semplicemente apparsi da chissà dove. A una prima occhiata si ac- [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]